Giulia Tasso e il trionfo dell’astratto Le alterità
Recensione critica A cura di Sabrina Falzone
Sotto una lirica astratta l’enfasi della gestualità di Giulia Tasso scalfisce sulla tela intimi messaggi di un’autrice che riesce ad esprimersi completamente mediante l’alternanza di getti di colore ora carichi e vigorosi, ora fragili e appena accennati. Tale ambivalenza esecutiva riflette il doppio volto dell’artista che si espleta anche nella contrapposizione tonale tra stesure brune e lattee. La scala cromatica, infatti, è sintetizzata in rare tinte che viaggiano dai toni del verde, blu, rosso e bianco. Nessuna sfumatura all’orizzonte, bensì il colore è impiegato in maniera netta e decisa. Le tele di Giulia Tasso, tratte dalla serie “Cluster”, rappresentano l’incontro stilistico tra il geometrismo astratto e l’arte pollockiana sul piano di suggestivi esiti formali, fondati sulla stratificazione del linguaggio artistico e sul concetto di continuità.
Sabrina Falzone Critico e Storico dell’Arte - www.sabrinafalzone.info
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